Fashion renting, in una ricerca l’impatto ambientale del noleggio di abiti
Era già in dubbio che fosse davvero green quella che appariva come una delle soluzioni migliori alla fast fashion: la condivisione di abiti, borse, scarpe e altri accessori a prezzi accessibili, per fronteggiare il consumo ingiustificato di vestiti e la crisi economica. E ora arrivano le prime evidenze scientifiche che rilevano che il noleggio di abiti ha un maggiore impatto ambientale dell’opzione di buttarli via tout court.
Fashion renting, la soluzione di condividere abiti e accessori è davvero verde?
Drexcode, Front-Row-Tribe e Lovedress sono fra i siti più conosciuti che offrono questi servizi
Il mercato della condivisione di abiti, bags e altri accessori da “affittare” per solo una serata o per 30 giorni che è arrivato dall’America (con il pionieristico Rent the Runway )ed è ormai radicato anche in Cina, sta prendendo piede in Europa e si sta estendendo in Italia. Durante la pandemia sono diversi i brand, che giovandosi pure delle possibilità delle piattaforme online, offrono abiti a noleggio. Tra i servizi on line più conosciuti ci sono Drexcode, Front-Row-Tribe e Lovedress.
La ricerca pubblicata sulla rivista “Environmental Research Letters” ha valutato l’impatto ambientale di noleggio, rivendita e riciclaggio dei capi fashion
Seguendo lo studio il noleggio è il più dannoso per l’ambiente
Le modalità relative al trasporto e il lavaggio a secco rendono il ricorso al noleggio dei capi la peggiore scelta verde seguendo uno studio pubblicato dalla rivista finlandese “Environmental Research Letters”. La ricerca ha valutato l’impatto ambientale di cinque modi di possedere e smaltire gli indumenti fra i quali figurano il noleggio, la rivendita e il riciclaggio. E la scoperta più “imbarazzante” è che il noleggio di vestiti, che richiede una grande quantità di trasporti (costi di lavaggio a secco, imballaggio e consegna) portando i capi avanti e indietro fra lo store e i noleggiatori, ha avuto il più alto impatto climatico di tutti. Si finisce per asserire che il noleggio è dannoso per l’ambiente. I ricercatori perciò richiedono delle soluzioni di logistica più rispettose del clima, e concludono – perché repetita iuvant – che “il modo più sostenibile di consumare la moda è acquistare meno articoli e indossarli il più a lungo possibile!”.
Valeria Gennaro, caporedattore - Alpi Fashion Magazione
Commenti
Posta un commento