Intervista a Ida Galati, fra le blogger più influenti d’Italia: «Non c’è niente che paga quanto spontaneità e autenticità»

La comunicazione è il terreno di combattimento di Ida Galati, celebre blogger22,4 mila follower Instagram, che ha un passato da psicologa e psicoterapeuta e oggi vive nella città eterna; tra le più influenti del Paese, grazie al suo spazio Le stanze della moda, ha stravolto la sua vita.

É stata fra le prime a portare gli swap party nella Capitale; ha ideato e lanciato sette anni fa la piattaforma social di baratto on line eco chic Suit of The City, precursore dell’app Depop.
Galati ha consolidato a Londra la sua passione per la scrittura e per il mondo del fashion che presto si è tradotta per lei una vera e propria professione: in meno di un mese è diventata fashion e lifestyle editor, corrispondente UK, per un magazine digitale italiano.
Grazie a Le stanze della moda ha rivoluzionato il suo quotidiano, ha fondato quindi The Top Influencer, StandOut Fashion Project (una web agency al femminile); è diventata beauty reporter per Glamour e coordinatrice centrale di moda per Blog.it. Last but not least è docente di web editing e blogging presso scuole prestigiose del settore.
L’obiettivo ultimo del suo blog – come chiosa lei stessa nella presentazione  – è quello di diffondere il messaggio:  «Dietro al mondo della moda c’è veramente poco di frivolo».
Grazie Ida per aver accettato l’intervista di Alpi Fashion Magazine. Entriamo in medias res: la tua web-routine mattiniera inizia da?
Inizia sicuramente dall’apertura del mio account Instagram per vedere come va… Subito dopo apro Facebook, anche per sapere cos’è successo nel mio settore (ho una lista che seleziona per me solo account personali, web magazine e pagine aziendali di mio interesse); controllo le e-mail e capisco a cosa dovrò dare priorità durante la giornata. Infine, apro la mia agenda e redigo l’ordine del giorno con le mie collaboratrici!
 Nella tua presentazione sul blog chiarisci sin da subito che ammiri molto le donne “semprefashion”, ma che, in fondo, ti sei accorta che non riesci a essere così. Poi precisi: “Fashion sì, ma con moderazione”. È un punto che ci accomuna, ma vorrei che ne chiarissi tu il concetto…
Ehm…Credo ci voglia molto tempo per avere i capelli sempre perfetti, la manicure senza ricrescita, un abito alla moda e sempre diverso, mettici anche la scarpa scomoda per apparire sempre alta e slanciata…Ho un bimbo piccolo e non riesco più a perdere tempo con la piastra, il trucco impeccabile e i tacchi alti, credo sia questione di priorità e, soprattutto, ho imparato ad apprezzare il look casual chic, la naturalezza, l’assenza di trucco, le sneakers basse ma particolari (ho scoperto da poco il brand di sneakers Date, per esempio, che ha una fascia di strass che si può applicare o togliere e che mi fa sentire subito chic).
Sono semplicemente umana, vera, e quindi spesso anche scompigliata… Credo che questo paghi di più!Sai che una ricerca effettuata da Pandora rivela che le donne si lasciano ispirare sempre di più da altre donne “normali” che hanno successo senza apparire troppo perfette? Insomma, siamo tutte un po’ stanche dei filtri degli smartphone che ti allontanano troppo dalla realtà.
Sei stata straordinariamente esaustiva. Dimmi…ma hai capito sin da subito che avresti fatto questo lavoro? Insomma, ci hai creduto immediatamente o hai iniziato davvero per gioco?
Io l’ho capito tardi, a 30 anni, dopo aver studiato 12 anni per fare un altro mestiere. Ma quando l’ho capito, quando ho scritto il mio primo pezzo, ho sentito sin da subito una sensazione sconosciuta, ma chiara. Nella vita io dovevo scrivere. E ho fatto in modo che questo accadesse. Ho investito tutta me stessa, mi sono rimessa sui banchi di scuola (un master in giornalismo) e ho studiato con una consapevolezza e un desiderio che mai avevo provato prima. È stata la scuola più bella della mia vita. L’anno successivo sono passata da allieva a docente, per quello stesso master. Una grandissima soddisfazione e tanti sacrifici ripagati.
Ricordi il post che ha generato più reazioni?
È un post su Facebook: è stato condiviso 150.000 volte, credo. È diventato virale. Era un pezzo di poche righe in cui raccontavo quello a cui avevo assistito il giorno precedente in televisione. Parlavo di Wimbledon (senza averlo mai seguito prima), di un tennista sconosciuto che per una serie di casi semi-fortuiti (e per amore) si era ritrovato a gareggiare con il numero uno. Parlavo di sogni, di destino, di coraggio e, naturalmente, di amore. Lì ho scoperto il segreto di un post virale e ho capito che nelle cose devi metterci il cuore senza starci tanto a pensare. Non c’è niente che paga quanto la spontaneità e l’autenticità!
Ecco, vedi, credo proprio che dopo anni di esperienza si riescano a individuare gli ingredienti giusti per attirare visitatori e produrre più reazioni. Uno lo hai appena svelato, ce ne sono altri?  
Sì, il più importante te l’ho appena svelato: la nostra identità digitale deve corrispondere alla nostra identità reale, il quanto più possibile. Posso aggiungere altre due cose: devi sapere bene con chi stai parlando, devi capire cosa gli piacerebbe ricevere da te. Tu scrivi per gli altri e devi essere realmente utile a loro, lasciando da parte il protagonismo o la voglia di ricevere quanti più like possibili.
Credo debba essere una missione. Devi essere disponibile sempre e avere il piacere reale di comunicare per gli altri…
 Ma quali sono le tre blogger che nessuno dovrebbe perdersi?
Ma che, davvero? Una mamma autentica, una donna intelligente che parla sempre a cuore aperto e senza risparmiarsi!
Elisa Bellino: se siete appassionate di moda e vi piace leggere una critica, ma vi piace anche guardare outfit e trovare ispirazioni originali, lei un mix perfetto. Scrive benissimo, ragiona tantissimo e realizza scatti a mio parere pazzeschi, pregni di personalità.
Taste of runway di Anna Marconi: Anna è una di quelle blogger che cito sempre quando insegno blogging. Ha messo insieme la sua passione per la cucina e quella per la moda e ha creato un format, un’idea di blog, che non c’era: il lettore sceglie un capo dall’ultima sfilata e lei si lascia ispirare per ideare una ricetta che abbia gli stessi colori ed evochi le stesse sensazioni. Di leggerezza, di forza, di femminilità. Dall’idea iniziale si sono aggiunte tante nuove rubriche, una fusione originale che può servire da esempio, soprattutto per tutti quelli che vorrebbero iniziare adesso, in un mercato abbastanza saturo e dove è, quindi, essenziale, distinguersi con un’idea nuova.
Prendo appunti! Sai, condivido anche la tua passione per il rosa, per i colori pastello (le tendenze ci danno ragione) e per il bijou minimalista. Ormai scelgo solo orecchini minimal style…
Qualcuno mi dice che io sia troppo rosa…Mi fa felice che qualcun’altra che mi segue e trova qualcosa di “rosissimo” mi mandi in privato delle immagini in regalo…Un bellissimo pensiero.
Sì, davvero carino.
Perché seguire Le stanze della moda di Ida Galati? Cosa ha di speciale, e di più degli altri, il tuo spazio?
Perché ci metto il cuore, non mi risparmio, scrivo tanto e condivido le esperienze speciali a cui ho la fortuna di partecipare, così come tutto quello che può far sentire meglio gli altri. Accanto alle borse che tutti vorrebbero faccio ricerca e scopro quelle che nessuno ha, ma che varrebbe la pena avere. E poi ascolto i commenti e le richieste di chi mi legge e scrivo per loro. La sezione “cosa mi metto”, ad esempio, è per gli altri. In “blogger’s life” invece racconto la mia vita da blogger, i cambiamenti che subisce il nostro settore e cosa faccio io per rimanere “al passo con i tempi” (impresa a volte ardua). Poi c’è la sezione wedding, spazio a cui sono molto affezionata: se non sapete come vestirvi… venite a trovarmi  su lestanzedellamoda!
Siamo all’ultima domanda, inevitabilmente quella sul “futuro”: quale sarà il tuo prossimo post?
Il prossimo post Valeria sarà molto personale. Seguitemi se volete sapere cosa ho imparato con i capelli rosa!
Insomma se volete incontrare Ida Galati e sapere di più, non solo sui capelli rosa, ma  sul suo mestiere, la blogger vi aspetta il prossimo 2 dicembre a Roma per un seminario intensivo alla DoLab School (scrivete a lei per i dettagli!) perché, seguendo il suo superbo refrain«I sogni: cercateli, coccolateli, credeteci».
Valeria Gennaro
Alpi Fashion Magazine

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